Arredare o ristrutturare un ufficio non è mai cosa facile, che si tratta di piccoli spazi, di open space, poco cambia. Per lavorare bene occorre avere intorno un ambiente accogliente, non soffocante, provvisto di quanto necessario per poter operare nel modo più efficiente possibile. Anche avere un ufficio open space, con spazi comuni da gestire, comporta doverlo arredare in modo da separare bene gli spazi tra un desk e l’altro, senza togliere spazio o luce a chi lavora con noi. Questi uffici riducono le barriere tra i dipendenti preferendo uno spazio comune per agevolare la collaborazione. Qualche idea di arredamento la possiamo prendere dal marchio Manerba che se ne occupa dal 1969 e che ha saputo, nel tempo, stare al passo con i cambiamenti degli uffici adeguandosi alle necessità dei propri clienti. Rendere un ufficio simile a casa per lavorare in cui clima piacevole è sempre una buona scelte che con il loro aiuto non poi è così difficile mettere in atto.
Piccole idee per grandi spazi
Le scelte piccole scelte sono quelle che danno il risultato finale, dalle scrivanie alla zona archivio, tutto deve essere ben coordinato anche nei colori oltre che nell’aspetto per non rischiare di creare un’ambiente visivamente sgradevole e quindi fonte di distrazione.
La scelta delle scrivanie.
Per gli uffici operativi è possibile scegliere scrivanie singole posizionate in modo da mantenere un adeguato spazio tra queste così da permettere di lavorare in serenità ma nel contempo di potersi confrontare, in caso di dubbi o necessità, con gli altri colleghi. Altrimenti è possibile scegliere le pluripostazioni, scrivanie di maggiore ampiezza che prevedono la compresenza di 2, 4 o più colleghi seduti nella stessa zona, magari con un piccolo divisorio post posto che aiuta la concentrazione evitando eccessive distrazioni.
Ogni postazione sarà provvista di pc, adeguata illuminazione, zona archivio, permettendo a tutti di lavorare autonomamente, senza tante interferenze, anche se si ha a poco più di un metro, un collega che compie il proprio lavoro.
Zone di archiviazione
Per quanto riguarda le zone di archiviazione, che siano schedari o librerie, possono essere facilmente posizionate nelle restanti pareti, quelle senza finestre, così da sfruttare al meglio ogni spazio disponibile senza renderlo per questo opprimente.
Questo è uno dei motivi per cui sono consigliabili colori chiari, luminosi, che danno idea di uno spazio più ampio. Avere uno spazio pieno di grandi finestre ci sarà sicuramente di grande aiuto, una luce naturale e delle pareti bianche daranno l’impressione di uno spazio ancora più grande e arioso.
Aspetti negativi di questa soluzione
Trovare qualche aspetto negativo a questa scelta di arredi non è difficile purtroppo ma sono piccoli punti facilmente by-passabili.
Di quali svantaggi parliamo?
- La mancanza di privacy è sicuramente uno degli svantaggi di questa soluzione organizzativa, la mancanza di spazi privati, fondamentali in un ufficio, potrebbe diventare, a lungo andare, un problema, soprattutto per chi è meno propenso al lavoro di gruppo o per chi ha bisogno di una maggiore concentrazione per lavorare nel migliore dei modi e prediligerebbe un ambiente un pò più riparato;
- Di conseguenza anche l’aumento delle distrazioni diventerà un punto a sfavore degli open space. I colleghi che parlano, via vai generale potrebbero produrre un calo della produttività.
- L’aumento dei rischi infettivi è un altro elemento da sottovalutare, un’influenza fa presto a diffondersi in un ambiente più aperto dove tutti stanno a contatto con tutti. La mancanza di barriere architettoniche da il via libero alla diffusione di virus e batteri, che comportano una conseguente aumento di assenze per malattia.
Soluzione al problema?
Questi uffici sono un buon campo di prova per chi non ama il lavoro di gruppo, non sarà così difficile adeguarsi al lavoro con altre persone intorno e proprio per questo rendere l’ambiente accogliente diventa una vera e propria necessità non opzionale.